La via dello Shiatsu
“Incontrare
lo shiatsu sul proprio cammino è come trovare la strada giusta dopo essersi
persi.”
-
armando -
Fin da piccolo ero attento al contatto con i
miei coetanei, cercavo in tutti i modi di far capire loro l’importanza dello
stare insieme, anche quando si giocava, mi piacevano i giochi di relazione,
quei giochi dove si doveva fare gruppo per stare bene.
Crescendo ho affinato le mie attitudini alla
socializzazione, diventando ben presto un essere molto sociale e socievole.
Incontrai lo shiatsu grazie ad una donna
istruttore dell’Accademia Italiana
Shiatsu Do, Marina Pirandello,
parente del grande poeta e donna di amorevoli tocchi, venivo dal Karate e
conoscevo la rigorosa passione degli orientali per il corpo in tutte le sue sfaccettature,
tutto cominciò…cominciò il cammino.
Durante gli anni ho affinato l’ascolto
interiore, lasciando fluire senza mai arginare o rinchiudere niente, imparando
a gestire le emozioni che solo un corpo in armonia può dare, ascoltare per
agevolare senza giudicare.
Lo shiatsu innesca nel praticante una
consapevolezza diversa sia della propria struttura corporea che di quella del
ricevente, tutto cambia mano mano che si scende dentro noi stessi, migliorando
l’ascolto sia del nostro corpo che della nostra energia vitale, silenzio e
spazio essenziale diventano gli ingredienti fondamentali di questo approccio
olistico, che mette al centro l’esistenza di ritmi e maree che muovono
dall’interno l’organismo.
La vita che scorre e che si muove è la strada
del lavoro in condivisione.
Una visione superficiale potrebbe far apparire l’operatore in un ruolo
attivo, poiché esercita le pressioni, e la persona da trattare in un ruolo
passivo, perché semplicemente le riceve: in realtà lo SHIATSU implica una
collaborazione attiva fra lo stimolo della pressione dell’operatore e la
risposta vitale della persona trattata.
Fatta questa premessa ci sembra opportuno da
questo momento, parlando di operatore e persona da trattare, utilizzare i
termini Tori e Ukè, prendendoli “in
prestito” dalle Arti Marziali poiché rendono meglio il ruolo attivo dei due
protagonisti: tori sarà colui che porta le pressioni, Ukè colui che risponde
alle pressioni.
L’energia
che ci permette ogni giorno di vivere fluisce liberamente nella mente e nel
corpo quando siamo in armonia con noi
stessi e con il mondo circostante: è facile quindi intuire quali e quanti
possono essere i fattori personali ed esterni che ogni giorno possono portarci
ad una condizione di malessere e, conseguentemente, al rallentamento o ristagno
dell’energia.
Manifestazioni
di tali ristagni sono le nostre malattie, che si presentano in maniera e forma
più o meno grave.
Il
trattamento SHIATSU eseguito attraverso una precisa logica energetica tende a
ripristinare il regolare fluire dell’energia e a rafforzare il sistema
energetico dell’individuo, portandolo verso una nuova (o meglio dire
originaria) condizione d’equilibrio.
Tori
mediante la sua azione lenta, armoniosa e rilassata ed al tempo stesso concentrata, oltre che
esercitare una piacevole pressione, percepirà ciò che il corpo di Ukè
trasmette: e sulla base di queste informazioni imposterà tutto il lavoro.
Percorrere
insieme la via dello SHIATSU sarà per tutti quelli che lo vorranno una
meravigliosa esperienza!
Ispirandoci
alle leggi del TAO, il pensiero primario che scaturisce è ARMONIA.
Per
vivere bene dobbiamo armonizzarci alla natura, la natura è il TAO.
Il
Tao è semplicità.-
Per
capire gli eventi, per liberare la mente, bisogna rilassarsi, allentare le
tensioni, e tutto sarà molto più chiaro.
Bisogna
stare in armonia con se stessi.
Aristotele
Armando
Potenza
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