Il rapporto empatico tra terapeuta e cliente
Il rapporto empatico tra
terapeuta e cliente
Sin da giovane sono stata
sempre molto solare e predisposta ai rapporti umani. Gestivo il negozio di mio
padre e spesso i clienti anche se non dovevano acquistare nulla, passavano di
là a salutarmi e coglievano l’occasione per far quattro chiacchiere. Ancora
oggi a distanza di anni, mi ricordano specie per il sorriso e l’accoglienza a
loro fatta. Ricordo che bastava che io l’ascoltassi semplicemente che loro si
mettevano a proprio agio, percependo che io ero lì disposta a sentire ciò che
avevano da raccontare: i loro affanni, le loro preoccupazioni, i loro dubbi, e se
ne andavano soddisfatti e spesso alleggeriti dal loro peso…
Ho sempre creduto e cercato
l’altra faccia “dell’umanità più umana”: il simile che tende la mano all’ altro
simile, una parola detta al momento e nel modo giusto, uno sguardo che va
oltre, il donare la propria attenzione… Tutte belle cose che alla persona che
soffre e cerca aiuto, valgono più di una medicina.
Ed eccomi oggi ad operare nel
campo del benessere come Naturopata, Floriteraputa dei fiori di Bach,
Orthobionomista e insegnante di hatha yoga.
La persona che chiede aiuto
ad un terapeuta del benessere, ha diritto ad una totale attenzione, ed egli
dovrà agire sempre nella consapevolezza di una concezione olistica
dell’individuo, in quanto sistema che non può essere ridotto alle parti che lo
compongono poiché ciascuna è un’unità di coscienza in cui coesistono differenti
piani con un proprio equilibrio psico- energetico. Il cliente va rispettato,
capito e con i mezzi a disposizione del terapeuta va sostenuto, guidato e
aiutato nel suo cammino di guarigione. Spesso succede che si vive sviluppando
una personalità che ci sembra indispensabile per avere il consenso sociale per
adattarsi alle aspettative altrui, per affrontare ruoli non propri (ci
costruiamo degli schemi, ci creiamo un personaggio, diventiamo attori sul
palcoscenico della vita). E nel tempo la voce del Sé e quella della personalità
si disgiungono sempre di più fino a portarci in direzioni opposte fino a chè un
malessere, inizialmente lieve, magari a livello di insoddisfazione, poi sempre
più marcato, fino a che ci sentiamo infelici, ci pone difronte alla discrepanza
fra le due voci. Il terapeuta aiuta ad ascoltare questa discrepanza, a renderla
consapevole e a rimettersi in contatto con la voce del Sé, proprio attraverso
lo stato di squilibrio della persona e la presa di coscienza della parte sana.
Egli farà sì che si riporti armonia sui quattro livelli
fisico-emozionale-mentale-spirituale, ed il loro equilibrio permetterà a sua
volta il benessere totale della persona, risvegliando le energie sopite del
proprio organismo: VIS MEDICATRIX NATURAE e cioè risvegliando “ LA FORZA
GUARITRICE DELLA NATURA.” La forza vitale della persona guiderà i cambiamenti
necessari provenienti dall’interno, la sua energia vitale, la sua passione per
la vita, tutto ciò che forma l’essere umano, stimolerà quel cambiamento
apportatore di equilibrio e integrità.
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